"Il sonno dell'Ondina"

Circa, aimè, un mese e mezzo fa ho scritto su "C'era una volta l'argilla..." un post tutto dedicato all'evento Buongiorno Ceramica, tenutosi a Cava de Tirreni, in provincia di Salerno.
Quest'evento mi ha ancora più convinto della mia scelta di proseguire con gli studi sulla ceramica.
Alla carrellata di foto esposte nei vari negozi , lungo il corso principale della città, che avevo inserito nel post, mancava il mio "Sonno dell'Ondina".  Quando ho saputo che avrei partecipato all'esposizione ho cominciato a pensare al soggetto da realizzare per cercare di essere all'altezza e sono andata a ripescare nei cassetti della memoria "mitologica" un racconto romantico tedesco.
L'Ondina è una figura leggendaria, una ninfa acquatica che vivrebbe in fiumi o laghi. Alcuni la descrivono simile alle più note sirene, dalla caratteristica coda di pesce, altri, invece, la fanno somigliare ad una fata il cui elemento naturale è l'acqua.
Io, da appassionata di mitologia e leggende fantastiche, non potevo essere che colpita da questo racconto e non nascondo che, L'Ondina, è sicuramente diventata una dei miei soggetti preferiti.
Ecco, in basso, il racconto:


Il Sonno dell'Ondina 

Sir Lawrence, nobile cavaliere, amava  trascorrere le sue giornate passeggiando in  boschi e campagne, quando un giorno si avvicinò ad un fiume per abbeverare il suo cavallo.
Sportosi sulla riva vide  emergere dalle acque una fanciulla di una bellezza che non pareva umana. La fanciulla, infatti, era una ninfa acquatica che viveva in quel fiume.
Kolga, quello era il suo nome, con le mani raccolte a conchiglia  gli offrì dell’acqua da bere.
L'uomo bevve e affascinato da quella fanciulla, la più bella che egli avesse mai visto, se ne innamorò subito.

I due giurandosi eterno amore e fedeltà si sposarono in breve tempo.
Per amore di Sir Lawrence , Kolga, rinunciò alla sua immortalità. Così, per ricambiare la sua fedeltà, lui pronunciò queste parole, nel giorno delle nozze: 
“Finché avrò respiro.”
La loro vita trascorreva tranquilla ma con la nascita del loro primo bambino, Kolga iniziò ad invecchiare e la sua bellezza a sfiorire.
Fu così che l'uomo perdendo interesse verso la sua sposa, giunse al tradimento.
Quando Kolga lo scoprì non perdonò nè l’offesa, né l’umiliazione; aveva rinunciato all’immortalità per lui ma non ai suoi poteri.
Fu allora che gli disse: “Ti amerò fino a che avrò respiro, mi hai detto. Ebbene, vivrai fino a che avrai respiro!”
Sir Lawrence non riuscì a sfuggire alla maledizione di Kolga. Quella notte, addormentandosi, morì, caduto in apnea nel sonno.


Il lavoro da me progettato e realizzato è un bassorilievo. 
Il disegno mi è nato, per caso, riguardando il mandala che avevo fatto due anni fa e che ho inserito qui nel blog.
Il disegno abbastanza "contorto" e ripetuto, secondo lo schema classico dei mandala, mi ha ricordato una figura umana che si intreccia con le altre. Da qui ho iniziato a far nascere il disegno della mia Ondina.
Essendo uno spirito acquatico non potevo escludere alcuni elementi tipici. E, quindi, ogni particolare, voleva ricordare ed ispirarsi all' acqua. 
La cottura del lavoro, come spesso accade nella ceramica, è stata una piacevole sorpresa. Il colore grigio perla che ne è venuto fuori lo rende molto particolare e dovrò sperimentare moltissimo per ricreare lo stesso effetto. Una bella scommessa per il lato scientifico sempre vivo in me!
Sperando di essermela cavata, eccolo, incorniciato ed esposto.





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