" Apulia e la rivincita delle barbabietole"

Nell'ultimo periodo ho speso gran parte del mio tempo e della mia vita allo studio delle varie tecniche ceramiche, soprattutto di decorazione, sperimentando da sola e mettendo in gioco tutta me stessa ma lo stimolo più grande per migliorarmi come donna e artista l'ho sempre ricavato dai bambini con la quale lavoro.
Il titolo di questo primissimo post dopo un lungo periodo di assenza è tutto dedicato ai miei piccoli della scuola elementare di Cava dei Tirreni (Sa) che proprio non ne volevano sapere di chiamare la "barbottina", cioè quella miscela di acqua ed argilla cruda, con il suo vero nome. Devo dire che, da quando l'abbiamo ribatezzata con il termine "barbabietola" mi risulta sempre difficile durante una lezione non sorriderne al ricordo e spesso mi ritrovo a raccontare a nuovi allievi quella buffa storia.
I bambini, una fonte inesauribile di energia e creatività e l'entusiasmo che leggo nei loro occhi quando creano qualcosa con le loro mani, è davvero impagabile.
Oltre ai corsi in scuole, librerie ed eventi pubblici e allo studio per perfezionare ed imparare nuove tecniche, ho preso parte grazie all'associazione Pandora- Artiste Ceramiste a varie mostre.
Dopo quella tenutasi al Castello Arechi di Salerno si sono susseguiti alcuni eventi. Il primo dei quali è stato il  XXIII Concorso di Ceramica Mediterranea nella città di Grottaglie (Ta) "Suggestioni e Colori di Puglia" dove ho partecipato nella sezione Giovani Ceramisti.
La mia opera che ha dato anche nuovo volto a questo blog, è intitolata Apulia. E' una brocca modellata con la tecnica del colombino e il manico con forme femminili rappresenta un albero d'ulivo che estende i suoi rami su tutta la superfice.






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