“ Fantastiche illusioni”



Da tempo, più o meno un anno, se consideriamo che tra un po’ arriva una nuova estate, realizzo in argilla ciondoli di vario genere e nel corso di questi mesi ho scritto spesso post nei quali essi erano i protagonisti indiscussi.
Qualche mese fa, però, ho riflettuto sul fatto che questi ultimi erano nella maggior parte dei casi, escludendo solo i gufi ( “ Gufi che passione” ), pezzi unici, che non avevo riprodotto in altre occasioni. Il motivo è che tutti hanno un soggetto specifico.
Prendendo ad esempio Medusa  ( " Lo sguardo che pietrifica") . Nonostante sia un soggetto riproducibile migliaia di volte, sarà sempre diverso e tra di loro i pezzi, a meno che non si usino stampi, avranno come unico punto in comune il soggetto rappresentato.
Ho avuto così l’idea di creare una linea di ciondoli che avesse uno stesso disegno e che questo fosse riprodotto in varie versioni, forme e colori.
Ne sono nati, per iniziare, questi tre ciondoli che pur avendo differenze evidenti, sono facilmente riconducibili ad una stessa linea.
L’ho chiamata “ Fantastiche illusioni”. 
Il nome è venuto fuori mentre ascoltavo una canzone ma ero totalmente immersa nei miei pensieri, tanto da non ricordare nemmeno quale fosse la canzone. Si può dire, quindi che, più che il testo, ad ispirarmi sia stata la musica.

In ogni caso credo sia perfetto per me che vivo con i piedi per terra e la testa per aria.  
Il disegno, invece, è venuto di getto. Un po’ come se avesse seguito davvero una fantastica illusione della mia mente.




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